
Come abbassare il CPL dell’87,64%: Il mio caso studio su Meta
Oggi voglio portarti dietro le quinte di un caso studio su Meta pazzesco.
Ho ridotto il CPL (Costo Per Lead) dell’87,64%, senza sacrificare la qualità dei lead generati.
Se ti occupi di campagne di lead generation e vuoi migliorare le performance delle tue Meta Ads senza sacrificare la qualità, allora questo articolo è perfetto per te.
Voglio subito fare una precisazione: abbassare il CPL è un obiettivo di tutti, ma se la qualità crolla, allora non stiamo facendo un buon lavoro. Un lead a basso costo che non porta a nulla è solo un numero inutile. Se riempi il CRM di lead che non rispondono o che non comprano, stai solo buttando soldi.
Ti spiegherò passo dopo passo come ho ottenuto questi risultati, quali strategie ho usato e come puoi replicarle per la tua acquisizione di lead.
Perché abbassare il costo del CPL non basta?
Quando si parla di CPL uno degli errori più comuni nel marketing è pensare che il costo per lead sia l’unico dato da guardare. Molti marketer si fissano sul ridurre il prezzo, ma se i lead non sono di qualità, il risultato è disastroso.
Ti è mai capitato di vedere centinaia di lead entrare nel CRM, ma poi quando il team vendita li contatta… zero conversioni?
Molte aziende si ritrovano con database pieni di lead che:
- Non sono realmente interessati al servizio.
- Hanno inserito dati errati o falsi.
- Non hanno il budget per acquistare.
- Hanno lasciato il contatto solo per curiosità.
Se il tuo team di vendita perde ore a contattare lead che non comprano, allora stai facendo un pessimo investimento.
Ricorda: L’obiettivo è ridurre il CPL senza compromettere la qualità!
Come ridurre il CPL: Il mio caso studio su Meta Ads
Per ottenere lead qualificati e abbassare il costo CPL, ho iniziato con una raccolta di lead mirata e una strategia basata sui dati. Vediamola insieme step by step.
Analizza le campagne precedenti
Il primo passo per migliorare le performance delle campagne di acquisizione lead è stato un lavoro approfondito di analisi. Prima di qualsiasi ottimizzazione, è fondamentale conoscere i dati delle campagne precedenti, i KPI, i benchmark di riferimento e il feedback del team commerciale.
Non basta creare ADS: Prima devi capire cosa funziona (e cosa no)
Collaborando con il cliente, ho analizzato nel dettaglio i lead che avevano effettivamente convertito. Ho identificato i principali punti di frustrazione che incontravano lungo il percorso d’acquisto e le domande ricorrenti che si ponevano prima di prendere una decisione. Questi sono tutti aspetti importantissimi.
Il cliente disponeva già di un Business Manager con uno storico di campagne pubblicitarie gestite da un’altra agenzia, ma i costi di acquisizione risultavano eccessivamente alti. Invece di ripartire da zero, ho esaminato attentamente tutti i dati disponibili all’interno del Business Manager, individuando insight preziosi per l’ottimizzazione. Inoltre, ho integrato queste informazioni con i dati forniti direttamente dal cliente, creando così una strategia basata su un’analisi approfondita anziché su supposizioni.
Questa analisi mi ha permesso di ottenere una visione chiara della situazione e individuare le aree critiche da ottimizzare per migliorare la qualità e l’efficacia delle campagne.
Ma il vero cambiamento è arrivato quando ho ridefinito il buyer persona.
Come spiego in tantissimi video del mio canale YouTube se non analizzi i tuoi dati, stai navigando alla cieca.

Definisci il tuo Buyer Persona: ecco come fare
La maggior parte delle campagne pubblicitarie fallisce perché non ha un target ben definito. La domanda che devi porti non è solo “chi voglio raggiungere?” ma soprattutto “qual è il tipo di persona che ha maggiori probabilità di acquistare?”.
Avere chiara questa risposta fa la differenza tra un CPL basso con lead inutili e un CPL ottimizzato con lead qualificati.
Per segmentare meglio il pubblico e attrarre lead di qualità, ho iniziato a rispondere a tre domande chiave:
- Quali problemi cercano di risolvere? Non basta conoscere le caratteristiche demografiche del tuo pubblico, devi sapere quali sono i problemi che li spingono a cercare una soluzione. Se riesci a parlare direttamente alle loro esigenze, li attirerai molto più facilmente.
- Cosa li frena dal comprare subito? Capire le loro obiezioni ti permette di anticiparle già nell’advertising. Se il prezzo è un problema, puoi spiegare il valore aggiunto della tua offerta. Se hanno dubbi sulla qualità, puoi usare testimonianze e recensioni per rassicurarli.
- Quali esperienze negative hanno avuto con la concorrenza? Sapere dove gli altri hanno fallito ti permette di posizionarti come la scelta migliore. Ad esempio, se il tuo pubblico è già stato deluso da un servizio simile al tuo, puoi evidenziare come la tua offerta sia diversa e più efficace.
Questa analisi ha completamente trasformato il modo in cui impostavo le campagne pubblicitarie. Non si trattava più solo di abbassare il CPL, ma di attirare le persone giuste, riducendo il numero di lead spazzatura e aumentando la probabilità di chiusura.
Se vuoi approfondire il concetto di buyer persona e capire esattamente come creare annunci che attraggano lead pronti a convertire, nel mio libro Fare Ads Non Serve a Nulla ho dedicato diverse pagine. È un manuale pratico che ti guiderà passo dopo passo.
Ottimizza il Funnel per la generazione di lead
Successivamente ho verificato ogni fase della campagna: L’inserzione era davvero efficace? Il form di contatto raccoglieva le informazioni giuste? Il follow-up commerciale era ottimizzato?
Il mio consiglio è quello di controllare tutto quello che succede dopo il click.

Perché i video sono stati la chiave del successo?
Uno dei game changer in questa strategia è stato l’uso dei video nelle Meta Ads.
Il motivo è semplice: un video ben realizzato ti permette di filtrare automaticamente chi è interessato e chi no.
Ho testato diversi formati e script per trovare la combinazione perfetta. Ho usato video con un hook forte nei primi secondi, un copy persuasivo e un montaggio dinamico per mantenere alta l’attenzione. In questo caso studio specifico il buyer persona che avevamo analizzato era una persona che frequentava i social, ma molto distratta e veloce. Il mio team ha lavorato in un maniera pazzesca, ci siamo focalizzati tantissimo sugli hook in questo caso.
Il risultato? Un aumento significativo del CTR e un CPL che è crollato.
Se un lead guarda il tuo video fino alla fine e poi lascia i suoi dati, hai molte più probabilità che sia realmente interessato rispetto a chi compila un modulo dopo aver visto solo un’immagine.
Un altro aspetto chiave è stato anche il contesto visivo, che abbiamo scelto con attenzione per renderlo polarizzante e attrarre solo il pubblico realmente in target. Non tutti i business necessitano di un contesto specifico, ma in questo caso si è rivelato un elemento strategico fondamentale. Al contrario, nel mio business personale, ad esempio, il contesto visivo non ha un impatto altrettanto determinante.
I video giusti quindi possono abbassare il CPL e migliorare la qualità dei lead.
Leggi anche -> Come ottimizzare un VSL Funnel per aumentare le conversioni: 6 Strategie
Il segreto? Test, test e ancora test!
L’errore più grande che vedo fare è lanciare una sola campagna e sperare che funzioni. Sbagliatissimo!
Io ho adottato un approccio basato su test continui e analisi dei dati.
- A/B test su Meta Ads per trovare il miglior copy e formato.
- Test su diversi form di raccolta lead per ottimizzare le conversioni.
- Budget ottimizzato sulle campagne più performanti.
Ogni test mi ha fornito dati preziosi per migliorare le campagne successive.
Come ho scalato il budget per massimizzare i lead qualificati
Sono partito con un budget limitato guardando quello che il cliente mi aveva dato a disposizione e guardando quelli che erano i benchmarc e il lavoro fatto per capire qual era un budget ragionevole. Siamo partiti cosi. In questo modo abbiamo obbligato l’algoritmo a stare li dentro.
A distanza di giorni abbiamo analizzato l’andamento generale, i lead presi, i feedback sulla qualità e ho iniziato a scalare in base ai risultati:
- Ho individuato i formati con il miglior rapporto qualità-prezzo.
- Ho tolto ciò che non funzionava.
- Ho aumentato il budget solo sulle creatività più efficaci.
Tutto ciò ti consiglio di farlo in modo ciclico. Non farti prendere dall’emotività mi raccomando! Ti dico questo perché quando vedrai dei dati strepitosi anche il tuo cliente dirà “spingi spingi” , il problema è che deve essere fatto tutto con il giusto metodo (se scali ad esempio in modo troppo aggressivo i costi si potrebbero alzare, perdendo il controllo) La scalabilità deve essere pianificata con criterio e competenze.
Ottimizza tutto quello che è ottimizzabile
Quando ottimizzi una campagna, devi farlo in modo strategico e progressivo. Procedi un passo alla volta per capire esattamente quali modifiche stanno portando miglioramenti e quali no.
Ecco cos’ho fatto! Inizia dalle ads: se le tue creatività stanno funzionando bene, non toccarle e lasciale continuare a performare. Poi passa al form di contatto: è troppo complesso e scoraggia la compilazione? Oppure, al contrario, mancano informazioni essenziali per il team vendita? A volte, aggiungere una domanda chiave può fare la differenza nella qualità dei lead raccolti.
Solo dopo aver ottimizzato questi elementi, concentrati sulla landing page. Potresti aver bisogno di un’headline più coinvolgente o di un copy più persuasivo per migliorare il tasso di conversione.
La regola fondamentale è questa: cambia sempre una cosa alla volta e aspetta di vedere i risultati. Se apporti più modifiche contemporaneamente, non saprai mai quale intervento ha effettivamente migliorato o peggiorato le performance. L’ottimizzazione richiede pazienza e metodo, perché ogni piccolo dettaglio può fare una grande differenza nei risultati finali.
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I risultati finali: CPL ridotto dell’87,64% con lead qualificati
Ecco i migliori numeri di questo caso studio di Meta Ads.
CPL iniziale: partito da €4,64 per poi aumentare fino a €34,90;
Una volta ottimizzato il tutto:
CPL finale: €0,55;
E la qualità? Perfetta. Il team commerciale ha confermato che il tasso di chiusura è rimasto alto, ma con un costo per lead drasticamente ridotto.
Come replicare questa strategia vincente per abbassare il CPL?
Se vuoi ottenere gli stessi risultati, devi partire dall’analisi dei tuoi dati e dalla definizione chiara del tuo buyer persona. Ecco i 6 step per ottimizzare le tue campagne di acquisizione lead e abbassare il costo per lead senza sacrificare la qualità:
- Analizza i tuoi dati prima di cambiare le campagne.
- Definisci il buyer persona per ottenere solo lead qualificati.
- Ottimizza il funnel di generazione di lead per ridurre le perdite.
- Usa i video nelle tue Meta Ads per migliorare il CPL.
- Testa. Più test fai, più dati raccogli e migliori i risultati avrai.
- Ottimizza tutto quello che è ottimizzabile
Il successo non arriva per caso: è una questione di strategia e ottimizzazione costante.