Una delle metriche più importanti per quanto riguarda le campagne pubblicitarie sul web è senza dubbio il tanto chiacchierato Click-Through Rate. Gli “addetti ai lavori” ovvero Media Buyer, consulenti di digital marketing e chi ha a che fare ogni giorno con il mondo del marketing lo conoscono bene. In questo articolo analizziamo cos’è il CTR (Click-Through Rate per l’appunto) e perché è così impattante nelle Facebook Ads, ma anche nell’advertising in generale.
Puoi continuare con la lettura di questo articolo o se preferisci guardare il video che ho preparato.
Sul mio canale YouTube inoltre puoi trovare tantissimi altri argomenti legati al mondo dell’advertising.
Il significato di CTR (Click-Through Rate) è presto detto. Esso non è altro che la quantità di clic sulla tua inserzione in relazione al numero di visualizzazioni. Ad esempio, se la tua inserzione su Facebook viene visualizzata da 100 persone, il CTR indica il rapporto tra il numero di persone che hanno cliccato sulla tua inserzione rispetto a quelle che l’hanno solo visualizzata. Un CTR elevato rappresenta un’efficacia maggiore nell’attirare l’attenzione degli utenti e nel generare engagement.
La conoscenza del Click-Through Rate è fondamentale per valutare l’efficacia delle tue inserzioni pubblicitarie e per monitorare i progressi nel raggiungimento dei tuoi obiettivi aziendali. Esso purtroppo è spesso sottovalutato perché si ha la tendenza di considerare prima altre metriche come il CPL o il CPC (cost per click), ma è importante ricordare che esso rappresenta un indicatore prezioso nell’analisi dei KPI e dei dati delle tue campagne su Facebook Ads.
Il Click-Through Rate non è presente solo nelle Facebook Ads, ma è una metrica che trovi nel marketing e nel mondo dell’advertising in generale (come nelle YouTube Ads, Instagram Ads ecc.).
Come accennato nel paragrafo precedente più la percentuale è alta e meglio è. In generale infatti, un CTR elevato è considerato un segnale positivo. I Media Buyer lo sanno bene, se ciò accade infatti significa che la tua inserzione è stata efficace nel catturare l’attenzione degli utenti e nel spingerli a cliccare. Otterrai una maggiore conversione e con molta probabilità un ritorno sugli investimenti più elevato.
Tuttavia quando si analizza il CTR qualche persona a volte rimane delusa. Questo accade perché spesso non rispetta le proprie aspettative. Effettivamente un CTR inferiore a 1% può risultare un po’ scoraggiante se sai di aver fatto le cose al meglio per la tua inserzione. Ciò potrebbe essere dovuto ad alcune situazioni che tra poco vedremo.
Hai un CTR basso? È importante capire che il CTR per un’inserzione Facebook può variare in base a molti fattori, come la nicchia, il pubblico, il tipo di prodotto o servizio che si vuole vendere e il formato dell’annuncio. Quindi un buon Click-Through Rate che vada bene per tutti non esiste perché ogni casistica può richiedere un CTR differente per essere considerata efficace. Ad esempio, un CTR del 2% potrebbe essere considerato buono per alcuni settori, al contrario un CTR del 5% potrebbe essere considerato scarso per altri.
Tuttavia i dati ci dicono che un CTR medio per un’inserzione Facebook oscilla tra il 1% e il 5%.
In ogni caso, risulta fondamentale analizzare regolarmente il tuo CTR in base al tuo settore.
Un CTR basso può verificarsi per diversi motivi. È possibile comunque lavorare su esso per aumentarne la percentuale. Di seguito vediamo tre casistiche e la relativa soluzione.
Ricorda che è importante analizzare regolarmente il proprio CTR per identificare eventuali problemi e migliorare i risultati della tua campagna pubblicitaria.
La base nella conoscenza del marketing e dell’advertising insegna che è fondamentale mettere il giusto prodotto (o annuncio pubblicitario in questo caso) davanti al giusto target. Spesso un CTR basso significa semplicemente che stai mettendo il tuo annuncio davanti ad un target sbagliato. Se le persone a cui viene mostrato l’annuncio non sono interessate a ciò che proponi, è probabile che non saranno invogliate a cliccare. Il risultato? Un CTR basso. Per capire come aumentare il CTR su Facebook e ottenere risultati efficaci devi identificare il giusto pubblico e metterlo davanti ad un’inserzione pubblicitaria accattivante. Ciò lo puoi fare creando il tuo Buyer Persona. Capire infatti cos’è e come crearlo nella maniera corretta è un elemento cruciale per sviluppare un’inserzione Facebook completa e performante. Grazie ad esso infatti puoi conoscere le sue preferenze, comprenderne i bisogni e le abitudini di acquisto.
Aumenterai così la probabilità di raggiungere il giusto pubblico.
Un CTR basso si può verificare anche quando hai raggiunto il target giusto, ma il tuo annuncio non è poi così appetibile. Se esso non è polarizzante e pecca di quel “qualcosa” in grado di catturare l’attenzione del pubblico si trasformerà con molta probabilità in un CTR basso. Ecco perché è fondamentale che la tua inserzioni Facebook attiri l’attenzione del tuo pubblico.
In questo caso esiste comunque un ampio margine di miglioramento che riguarda più aspetti. Potrebbe trattarsi di un copy poco coinvolgente o di un’immagine poco attraente. Lavorare su di essi risulta fondamentale.
La terza casistica invece si può verificare quando si ha a che fare con una campagna pubblicitaria che si scontra con tantissima concorrenza.
Forse non lo sai ma Facebook Ads si basa su un principio di aste. In poche parole? Chi ha più budget da investire in pubblicità “scavalca” l’altro. Chi investirà meno budget raggiungerà di conseguenza un pubblico minore, acquisirà meno impression e di conseguenza il CTR risulterà inferiore.
Come calcolare il CTR delle nostre Facebook Ads? Attraverso una formula semplicissima che ti metto qui di seguito.
CTR = (numero di clic sul tuo annuncio / numero di visualizzazioni dell’annuncio) * 100
Cosa significa? Te lo spiego subito. Si calcola dividendo il numero di clic sul tuo annuncio per il numero di visualizzazioni dell’annuncio, e moltiplicando il risultato per 100. Ad esempio, se il tuo annuncio viene visualizzato 1000 volte e riceve 20 clic, il tuo CTR sarà:
(20 / 1000) * 100 = 2%
Questo indica che il 2% delle persone che hanno visualizzato il tuo annuncio hanno cliccato su di esso.
Questa operazione viene solitamente eseguita considerando specifici periodi di tempo in base al proprio business, come per esempio un CTR giornaliero, settimanale, mensile o annuale.
Concludendo è importante sottolineare che il Click-Through Rate è una delle tante metriche che devi conoscere e saper utilizzare se lavori nel digital marketing o hai a che fare ogni giorno con campagne di advertising. Conoscere queste metriche ti porterà ad ottenere risultati efficaci.
Ciao, sono Ale Lorenzi e mi occupo di Media Buying. Sono un professionista che supporta il cliente nella gestione delle azioni di digital marketing.
Easy Marketing srl | Via Cadore 11 31020 San Vendemiano (TV) | P.IVA: 05385460265
© Ale Lorenzi.
Powered by Gabriele Pantaleo.