Strategie di Marketing dal nuovo Film di Barbie
Barbie, l’iconica bambola che ha incantato generazioni, è stata da sempre sinonimo di stile, eleganza e avventura. Il suo nuovo film ha attirato l’attenzione di milioni di spettatori, grazie anche a un’efficace campagna di marketing che ha saputo coinvolgere il pubblico e creare aspettativa. In questo articolo analizziamo alcune strategie di marketing che sono state utilizzate per promuovere il film di Barbie e che come possono essere applicate in modo vantaggioso anche al tuo brand o business.
Strategie di Marketing direttamente dal nuovo Film di Barbie
Anche se non sei un Media Buyer o un imprenditore digitale è importante capire che, in un mondo altamente competitivo e in continua evoluzione, implementare efficaci strategie di marketing è essenziale per il successo di qualsiasi brand o business.
esse sono un investimento prezioso che consente di creare valore, conquistare nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti e rimanere rilevanti in un mercato in continua evoluzione. Senza solide strategie di marketing, anche il prodotto o il servizio migliore rischia di rimanere nell’ombra.
Ecco quattro strategie di marketing efficaci utilizzate per promuovere il film di Barbie.
1. Strategia di marketing legata all’esclusività
Ecco una strategia di marketing che ha reso questo film davvero unico. Sto parlando del fatto che esso sarà disponibile esclusivamente al cinema. Sì, hai capito bene. Nonostante l’ampia offerta di piattaforme di streaming, questa pellicola è stata selezionata appositamente per la proiezione cinematografica. La prima strategia che incontriamo quindi è legata all’esclusività.
La gente, se vuole vedere il film, deve andare al cinema perché altrimenti non lo troverà da nessun’altra parte.
Questa strategia si rivela incredibilmente potente poiché, da un lato, limita il numero di spettatori che possono accedere al film, creando una sorta di esclusività (se desideri vedere il film, devi recarti al cinema, senza alternative). Questo meccanismo crea un senso di desiderio e curiosità tra il pubblico, spingendolo a cercare l’esperienza unica offerta solo al cinema.
Dall’altro lato, questa strategia di marketing consente di impreziosire il prodotto stesso, cioè il film. Limitando la sua distribuzione a un unico canale, creando così una percezione di valore superiore. Il film diventa qualcosa di pregiato, un’esperienza cinematografica da vivere appieno. Questo amplifica l’attrattiva del film e stimola l’interesse del pubblico a intraprendere l’azione di recarsi al cinema.
Cosa puoi fare per il tuo business?
Se sei un imprenditore o vuoi far emergere la tua azienda, prendi spunto da questa strategia di esclusività. Chiediti come puoi rendere il tuo prodotto o servizio un’esperienza unica e irripetibile. Non sottovalutare il potere di creare attesa e di impreziosire ciò che offri. Scopri come puoi rendere i tuoi clienti desiderosi di vivere un’esperienza speciale che solo tu puoi offrire.
2. Strategia di marketing & copertura di massa
La seconda strategia è legata alla copertura di massa. Da quando è uscito il trailer di Barbie la copertura mediatica è stata impressionante. Non si parlava d’altro.
Un film innovativo, che ha richiesto un certo impegno economico. Un prodotto certamente conosciuto che ha coinvolto e condizionato molte generazioni non poteva non portare tutto questo clamore. Ma cosa c’è di veramente importante qui?
La chiave del successo di questa strategia di marketing risiede nella capacità di polarizzare in modo massiccio l’attenzione delle persone. Quando l’interesse è così accresciuto, si crea inevitabilmente una sensazione di esclusione per chiunque sia al di fuori di quel contesto, generando quella famosa paura di perdere qualcosa o un’opportunità, comunemente nota come FOMO (Fear of Missing Out). Questa strategia si rivela estremamente efficace. Se si riesce a far parlare di un prodotto o servizio a un vasto pubblico e a ottenere una diffusione mediatica considerevole, si escluderà automaticamente un numero di persone. Tuttavia, proprio questa esclusione è ciò che rende questa strategia di marketing così potente.
Cos’è la FOMO?
LA FOMO (paura di perdere qualcosa), è una sensazione psicologica comune che si manifesta quando una persona ha la percezione di essere esclusa da un’esperienza interessante o di non essere presente in un determinato contesto sociale.
Nel contesto del marketing, la FOMO viene sfruttata come strategia per creare un senso di urgenza e desiderio nell’acquirente. Ad esempio, le promozioni che indicano “offerta limitata nel tempo” o “ultimi pezzi disponibili” giocano sulla paura di perdere l’opportunità di beneficiare di uno sconto o di acquistare un prodotto esclusivo. Questa strategia mira a spingere le persone a prendere decisioni d’acquisto immediate per evitare di sentirsi escluse dall’opportunità stessa.
Essa può avere un impatto significativo sul comportamento dei consumatori, spingendoli ad agire in modo rapido e impulsivo.
La FOMO è applicata in qualsiasi settore. Per esempio sul sito di una compagnia aerea quando ti fanno vedere che ci sono solo alcuni posti, oppure sul sito degli hotel dove probabilmente vedrai scritto “ultima camera disponibile”. O ancora, negli e-commerce dove siete miracolosamente gli unici a poter usufruire di una determinata offerta vantaggiosa. Ci avevi mai pensato?
3. Marketing strategico: la polarizzazione
Da quando è stato pubblicato il trailer di Barbie è successa anche un’altra cosa.
Ricapitolando quanto detto sopra, da un lato abbiamo notato l’esclusività del film che portava il pubblico unicamente al cinema. Dall’altro lato, c’è stata una diffusione di massa che ha generato una polarizzazione. Ma cosa significa tutto ciò?
Abbiamo assistito così all’inizio di una tendenza, in cui la nostra immagine o quella di alcune celebrità non direttamente coinvolte nel film è stata mescolata con grafiche che richiamavano il film stesso. Questa polarizzazione è stata estremamente forte e ha permesso al film di raggiungere indirettamente un vasto pubblico, incluso coloro che potrebbero non aver seguito direttamente il film o che non erano interessati ad esso inizialmente. Ciò è possibile perché i trend sfruttano la FOMO e quando c’è un trend, le persone sono motivate a partecipare. Così è nata la possibilità di creare avatar in stile Barbie per chiunque. Questa tendenza ha entusiasmato anche alcune celebrità, influencer o persone con un notevole seguito di pubblico, ed è letteralmente esplosa.
Pertanto, la terza strategia di marketing strategico è legata alla polarizzazione. Si tratta di cercare di raggiungere il più ampio pubblico possibile in un modo accattivante e strabiliante. Un approccio che riesce ad attirare l’attenzione di tutti e a generare discussione.
4. Advertising o organico? L’importante è che fai parlare di te
Ecco un’altra strategia di marketing molto potente. Quando promuovi un tuo prodotto o servizio è importante far parlare di te.
Come fare?
Lo puoi fare in modo indiretto rilasciando delle anticipazioni, facendo vedere più versioni dei trailer, scene del backstage, feedback, le scelte fatte, condividendo informazioni come ad esempio il budget investito.
Inoltre lanciare dei trend è molto efficace. Essi hanno una durata limitata, ma durante quel periodo riescono a far parlare di te. La restrizione temporale aumenta la consapevolezza e se si riesce a creare un’esplosione di discussioni in un breve lasso di tempo, si ottiene un effetto simile a una macchia d’olio che si diffonde in modo significativo.
Per quanto riguarda il film di Barbie, se ne è parlato ampiamente. Come? Attraverso testate giornalistiche, interviste, banner pubblicitari, dietro le quinte, Facebook Ads mirate e altro ancora. Gli influencer e altre personalità di spicco hanno dato il loro contributo nella diffusione del film.
Oggi, grazie ai social media e alle strategie di advertising, è possibile raggiungere un vasto numero di utenti. Spesso dimentichiamo quante persone possiamo raggiungere con la giusta strategia di media buying tramite canali social come Instagram, Twitter o TikTok.
Se hai un tuo business affidarti ad un consulente digitale esperto in advertising è sicuramente la scelta giusta.
Infine, come diceva Oscar Wilde, “che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”.
Il passaparola e la discussione generata attorno a un prodotto o a un marchio possono essere estremamente benefiche, anche se non tutti gli aspetti sono sempre positivi. L’importante è suscitare l’interesse e stimolare il dibattito.