Nell’era dei social media, Instagram è diventato uno dei principali canali di condivisione di contenuti.
Permette ogni giorno agli utenti di esprimere la propria creatività interagendo con una vasta comunità e agli imprenditori di sfruttarlo per pubblicizzare la propria azienda tramite le Instagram Ads. Tuttavia, nel vasto panorama di questa piattaforma, è emerso un fenomeno che ha suscitato preoccupazione tra gli utenti: lo Shadow Ban di Instagram. È un termine che sta guadagnando sempre più attenzione, ma cosa significa esattamente?
In questo articolo, esploreremo il concetto di Shadow Ban, cercando di capire cosa comporta per gli utenti e quando potrebbe verificarsi.
Lo Shadow Ban, noto anche come “bando ombra”, è una pratica attraverso la quale una piattaforma riduce deliberatamente la visibilità di un utente o dei suoi contenuti. Questo può avvenire su diverse piattaforme online, tra cui i social media come Instagram, Twitter, Facebook e altri.
Lo scopo dello Shadow Ban di Instagram è quello di limitare la tua l’influenza come utente o di ridurre la portata dei tuoi contenuti.
Tuttavia potresti anche non essere a conoscenza del fatto che la tua visibilità è stata ridotta da Instagram, poiché gli indicatori evidenti della restrizione non vengono comunicati in modo esplicito.
Questo può essere un problema soprattutto per chi usa i social principalmente per lavoro, come aziende, Media Buyer, imprenditori digitali e non solo.
Per capire la dinamica dello Shadow Ban di Instagram bisogna innanzitutto comprendere come funziona l’algoritmo della piattaforma e come il social media ragiona nel contesto della sua community.
Instagram pone una particolare attenzione alla sua community, come avviene per tutti i social media. La sua priorità principale è proteggere gli utenti e garantire loro un’esperienza positiva e sicura sulla piattaforma. A tal fine, Instagram implementa diverse strategie.
Ma come accade? Lo fa in diverse maniere, come ad esempio offrire agli utenti la possibilità di bloccare e segnalare persone indesiderate o contenuti inappropriati, oppure con dei filtri che sono posti all’interno dell’algoritmo. Queste azioni permettono agli utenti di proteggersi e di segnalare eventuali violazioni delle regole della community.
Definire l’algoritmo di Instagram come una semplice stringa di codice è estremamente riduttivo oggigiorno. Esso è incredibilmente sofisticato e capace di riconoscere una vasta gamma di elementi, come suoni, testi, parole, colori, video e molto altro ancora. Ciò significa che se si pubblica un video che viola le normative del social media, è molto probabile che l’algoritmo lo riconosca anche senza che qualcuno lo segnali esplicitamente. Questo esempio mette in luce l’estrema intelligenza dell’algoritmo di Instagram oggi.
È fondamentale ribadire che tutti i social media hanno a cuore la sicurezza e il benessere della propria community. Per questo motivo, vengono applicate diverse misure di protezione.
Questo approccio dimostra come Instagram si impegna costantemente a mantenere un ambiente sicuro e autentico per gli utenti. Attraverso l’applicazione di algoritmi avanzati e l’interazione con la community, Instagram cerca di identificare e affrontare le violazioni in modo tempestivo ed efficace.
Tuttavia il suo algoritmo è in costante evoluzione e viene di volta in volta migliorato per adattarsi alle nuove situazioni e alle nuove forme di abuso o comportamenti non autentici. Gli utenti devono essere consapevoli di queste dinamiche in continua evoluzione e rispettare le linee guida della piattaforma per garantire una presenza positiva e duratura su Instagram.
Abbiamo capito che lo Shadow Ban di Instagram avviene quando l’utente pubblica contenuti che vengono considerati dannosi per la community o che possono infastidire gli altri utenti. Ma a quali si riferisce?
Ad esempio, se un utente pubblica contenuti relativi a truffe, discriminazione, violenza o contenuti a sfondo sessuale, non solo l’algoritmo di Instagram può intervenire, ma anche gli altri utenti possono segnalare tali contenuti.
Attualmente, su qualsiasi piattaforma, gli utenti hanno la possibilità di segnalare i contenuti che ritengono pericolosi o inappropriati. In particolare, su Instagram, gli utenti non solo possono segnalare contenuti, ma possono farlo in modo dettagliato, utilizzando categorie specifiche o fornendo brevi descrizioni.
Inoltre, se un utente pubblica un contenuto fastidioso e riceve numerose segnalazioni da altri utenti, l’algoritmo di Instagram può oscurare il contenuto e applicare una restrizione sul canale dell’utente in questione, ovvero il famoso Shadow Ban. Ciò significa che l’account dell’utente penalizzato potrebbe subire una diminuzione significativa della visibilità e dell’interazione con altri utenti, senza che l’utente stesso se ne accorga immediatamente.
Può capitare in qualche circostanza che Instagram non notifichi la cosa.
Per capire se sei stato bannato da Instagram devi verificare le seguente cose:
Per chi vuole crescere su Instagram e aumentare sempre più la propria presenza online, ricevere un ban non è molto gratificante.
Se controllando la qualità del tuo account ti accorgi di avere uno Shadow Ban la primissima cosa da fare è: NO PANIC!
Prova piuttosto ad analizzare i tuoi contenuti. È importante capire quale di essi potrebbero aver dato fastidio all’algoritmo da limitarti e farti ricevere un ban da Instagram.
Non pubblicare Reels o video che possano dare fastidio ad Instagram, cerca di andare cauto nei contenuti successivi. Generalmente accade che dopo una fase di calma (che dipende dall’algoritmo) Instagram fa un altro controllo a circa 30 giorni e se vede che non stai pubblicando niente di anomalo tende a normalizzarsi.
Ricorda: lo Shadow Ban di Instagram è solo una delle tipologie di penalizzazioni connesse ai ban di Instagram.
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