
Google Ads vs Meta Ads? No! Ti spiego la strategia vincente
Se sei capitato qui, è perché probabilmente vuoi capire meglio il confronto tra Google Ads e Meta Ads. Mettiti comodo, prendi appunti e se sei un appassionato di media buying, marketing digitale e business online, allora questo articolo non puoi proprio perdertelo. Ora, bando alle ciance! Facciamo un confronto dettagliato tra Meta Ads e Google Ads e capiamo insieme quando e come usarli, ma soprattutto come integrarli in una strategia vincente. Let’s go!
Differenze tra Google Ads e Meta Ads
Prima di tutto, chiariamo un concetto chiave: Google Ads e Meta Ads operano con logiche diverse. Capire questa differenza è fondamentale per sfruttarle al meglio nella tua strategia di advertising.
Google Ads: la forza della domanda consapevole
Molti non sanno che Google Ads non si limita solo alla rete di ricerca, ma comprende anche le YouTube Ads, poiché entrambi fanno parte dello stesso ecosistema pubblicitario di Google.
Come funziona? Google intercetta la domanda consapevole: l’utente sta cercando attivamente un prodotto o un servizio, il che significa che ha già un’esigenza chiara in mente. Se qualcuno digita su Google “migliori scarpe da corsa” o “agenzia marketing a Milano”, è perché ha intenzione di acquistare o informarsi per farlo nel breve periodo.
Molti si chiedono: Google AdWords come funziona? La piattaforma permette di mostrare annunci sponsorizzati agli utenti in base alle loro ricerche, offrendo un’ampia gamma di formati pubblicitari tra cui:
- Annunci testuali su Google Search per chi è pronto ad acquistare.
- Video su YouTube e Shorts, ideali per educare e convincere.
- Shopping Ads, per mostrare i prodotti in modo visivo.
Inoltre un altro degli aspetti più importanti per ottenere risultati è l’impostazione degli annunci Google in modo corretto. Una campagna mal configurata potrebbe sprecare budget senza portare risultati concreti. Bisogna quindi ottimizzare targeting, parole chiave e annunci per massimizzare il ritorno sull’investimento.
Inoltre, gestire campagne AdWords in modo efficace richiede analisi continue e test A/B per migliorare il rendimento e ridurre il costo per conversione.
Ma si dice Google Ads o Google AdWords?
Google Ads era conosciuto come Google AdWords fino al 2018, quando Google ha deciso di cambiare il nome per riflettere meglio l’ampiezza dei suoi strumenti pubblicitari. Quindi, Google Ads è il termine corretto oggi.
Se senti ancora qualcuno dire Google AdWords, probabilmente è un veterano del marketing che ha iniziato quando ancora i CPC erano ridicoli rispetto a oggi (bei tempi).
Meta Ads: la potenza della domanda latente
Meta Ads non è da meno. Essa include sia le Facebook Ads che le Instagram Ads e lavora in modo leggermente diverso. Qui parliamo di domanda latente: gli utenti non stanno cercando attivamente il tuo prodotto o servizio, ma si imbattono nei tuoi annunci mentre navigano tra contenuti, scrollano il feed o guardano le Storie. Magari mentre sono in coda alle poste o in macchina ad attendere il figlio che esce da scuola.
L’obiettivo? Catturare l’attenzione di un pubblico che ancora non sa di aver bisogno del tuo prodotto, ma che potrebbe essere interessato se il messaggio giusto gli arriva al momento giusto.
Approfondisci anche -> Meta Ads: Fondamentali di CBO e ABO

Quando usare Google Ads e quando Meta Ads?
Google Ads è perfetto per chi ha già intenzione di acquistare. Se vendi un prodotto o un servizio con una ricerca attiva da parte del pubblico, è la scelta ideale.
Meta Ads è invece il top per creare awareness e posizionare il tuo brand nella mente dei potenziali clienti, costruendo relazioni che nel tempo si trasformano in conversioni.
Morale della favola? Non si tratta di scegliere uno o l’altro, ma di integrarli strategicamente per un funnel completo e vincente. Tra poco ti spiego come fare.
Google Ads e Meta Ads insieme: ecco la strategia vincente
Perché non puoi affidarti a un solo canale pubblicitario?
Negli ultimi anni, il comportamento degli utenti è cambiato radicalmente. Ti faccio un breve riassunto:
- Pre-pandemia: molte persone erano scettiche sul mondo digitale.
- Durante la pandemia: c’è stato un boom del digitale e della pubblicità online.
- Oggi: c’è la consapevolezza che avere una presenza online è ormai fondamentale e l’intelligenza artificiale ha reso le campagne pubblicitarie sempre più precise e performanti.
Se mi segui da un po’, sai quanto insisto su questo punto: oggi non si può più pensare in termini di singola piattaforma pubblicitaria. L’utente medio si muove su più piattaforme: cerca un prodotto su Google, poi lo vede in un annuncio su Instagram, ne parla con gli amici su WhatsApp e magari alla fine lo compra da un remarketing su YouTube.
La strategia vincente? Creare un ecosistema pubblicitario in cui i tuoi annunci compaiono ovunque il tuo pubblico si muove. Se sei presente solo su un canale, probabilmente stai lasciando soldi sul tavolo.
L’approccio dell’utente
Ogni piattaforma pubblicitaria gioca un ruolo diverso nel processo decisionale del consumatore. Comprendere queste differenze è fondamentale per sfruttarle al meglio all’interno di una strategia di marketing efficace.
Su Meta, con Facebook e Instagram, le persone scrollano il feed spesso in momenti di pausa, senza un’intenzione d’acquisto immediata. Qui il compito delle inserzioni è catturare l’attenzione e far scoprire il brand attraverso formati coinvolgenti come caroselli, video e storie.
Su Google Ads, invece, l’utente sta già cercando attivamente un prodotto o servizio. Ha un’intenzione d’acquisto chiara, quindi è più probabile che converta subito. I formati disponibili sono diversi, tra cui annunci di ricerca su Google, video su YouTube, Shorts e inserzioni testuali.
Per ottenere risultati concreti, l’impostazione di annunci su Google deve essere ottimizzata in base agli obiettivi di conversione e al pubblico target. Anche una strategia di retargeting su Meta gioca un ruolo chiave nel riportare gli utenti sul sito dopo un primo contatto.
Entrambe le piattaforme sfruttano l’intelligenza artificiale per ottimizzare le campagne, analizzare il comportamento degli utenti e migliorare le performance.
Quale piattaforma ha un algoritmo più veloce?
Un altro punto fondamentale è il tempo di apprendimento delle campagne. Dai test che ho effettuato il mio pensiero è proiettato a questi 2 pensieri:
Meta Ads → L’algoritmo di Meta è molto veloce ad adattarsi. In pochi giorni riesce già a capire quale pubblico risponde meglio ai tuoi annunci. Sembrerebbe quindi richiedere meno giorni per ottenere conversioni, probabilmente grazie a un algoritmo di apprendimento più rapido.
Google Ads → Su Google Ads, invece, il processo sembra essere più lungo, con tempi di incubazione maggiori prima di raggiungere prestazioni ottimali.
Tenere in considerazione questi aspetti è fondamentale per pianificare una strategia pubblicitaria efficace. Inoltre ricordati di analizzare anche le temperature di traffico.

Posso scalare le mie campagne su Meta e Google?
Una delle domande che mi vengono poste più spesso è: Quale piattaforma è più scalabile?
Dalla mia esperienza diretta, basata su test e prove effettuate negli ultimi anni, posso confermare che entrambe le piattaforme offrono ottime possibilità di scalabilità, ma con logiche diverse.
Su Meta Ads, è possibile scalare rapidamente, ma bisogna fare attenzione: aumentare il budget troppo in fretta e senza una giusta strategia può sballare l’algoritmo, compromettendo la stabilità delle performance e facendo aumentare il costo per conversione.
Su Google Ads, la scalabilità sembra risultare generalmente più stabile. Ho notato che l’algoritmo gestisce meglio budget consistenti, garantendo una crescita più stabile e costante senza impattare negativamente sulle performance.
Da tutti i test che ho condotto, posso dire che Google Ads tenderebbe a offrire maggiore stabilità rispetto a Meta Ads quando si lavora con budget elevati. Questo non significa che Meta non sia scalabile, ma semplicemente che richiede un approccio più strategico per evitare squilibri e cali di rendimento improvvisi.
Strategia vincente: utilizzare entrambi
Se vuoi costruire un sistema pubblicitario davvero efficace, non devi scegliere tra Google Ads e Meta Ads: devi sfruttarli entrambi.
Come spiego anche nel mio libro, quando affronto una consulenza con un nuovo cliente, parto sempre da un principio fondamentale: il buyer persona! Deve essere la tua bussola in ogni decisione strategica.
Scopri qui -> come creare un corretto buyer persona.
Ecco gli aspetti chiave da considerare:
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Budget: Quanto puoi investire? Questo è il primo elemento da valutare per capire quale piattaforma utilizzare inizialmente. Se il budget è limitato, inizia dal canale in cui il tuo pubblico è più presente. Alcuni business troveranno il proprio target principalmente su Google, altri su Meta.
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Pianificazione strategica: Crea un profilo dettagliato del tuo buyer persona, identifica dove si trovano i tuoi potenziali clienti e stabilisci il budget disponibile. Se le risorse sono ridotte, parti da una piattaforma, ottimizzala e solo in un secondo momento valuta di espanderti su un secondo canale. È essenziale sapere se su quel nuovo canale esiste un pubblico pronto ad acquistare o se, invece, raggiungerai solo una parte di esso.
L’obiettivo finale è essere presenti ovunque il tuo pubblico si trovi. Questo, però, richiede tempo e una strategia ben strutturata. Procedi per gradi, costruendo un ecosistema pubblicitario solido e sostenibile.
Concludendo…
- Google Ads e Meta Ads non sono concorrenti, ma strumenti complementari.
- Se hai un budget limitato, inizia dalla piattaforma più adatta al tuo pubblico.
- Se hai un budget più ampio, lavora progressivamente per costruire una presenza pubblicitaria completa su più canali.